Le relazioni hanno una grammatica invisibile fatta di ritmo, ordine e piccoli equilibri linguistici che rivelano molto più di quanto sembri. Io e te o tu e io? Una semplice scelta che racconta una posizione, un movimento, un equilibrio.
Mettere io per primo può affermare il proprio centro: “Io ci sono, poi… ci siamo”.
Può anche essere un atto di autonomia o di autodifesa o forse solo un modo per delimitare il proprio spazio prima di entrare in quello dell’altro. Chi scrive io e lei (o lui) forse sente il bisogno di esistere prima di appartenere.
Quando invece si scrive lei (o lui) e io, qualcosa cambia: prima l’altro, poi io.vPuò essere un gesto di attenzione, di accoglienza (o forse di rinuncia?).
Forse è predisposizione all’ascolto o è una semplice questione di educazione e di buone maniere.
Nella grammatica relazionale, mettere prima l’altro significa dare priorità al legame, è scegliere di spostarsi – un poco – per fargli spazio
La lingua, come le relazioni, non mente, la grammatica relazionale men che meno. Ci mostra la direzione dello sguardo, la posizione del respiro, il modo in cui bilanciamo prossimità e distanza. In questa piccola scelta linguistica abitano alcune domande: quanto sono in grado di restare in relazione senza perdere me stesso?
Quanto spazio so lasciare all’altro senza temere di scomparire?
La grammatica relazionale è questo: riconoscere nei gesti, nelle parole, nei silenzi e persino nella punteggiatura, il modo in cui ci mettiamo in relazione.
Nell’intervallo tra due pronomi – io e lui (o lei) – si gioca la coreografia di ogni relazione. Il “noi” nasce proprio lì: in quello spazio sottile dove due identità si incontrano senza annullarsi.
In Nup, il progetto nato dall’intesa professionale con Monica Moro, lavoriamo proprio su questa attenzione sottile: grammatica relazionale, dinamiche tra equilibrio e squilibrio, legami autentici e funzionali, non parti opposte di un conflitto ma parti dello stesso respiro.
Perché in fondo, anche nelle relazioni, le parole sono l’inizio. Poi ci deve essere ritmo, verità, ascolto e logica condivisa.
Cosa rivelano di te le parole?
Le parole che scegli rivelano sempre qualcosa di te e di come ti relazioni col tuo mondo: interiore ed esterno.
Tu come scrivi, di solito?
Io e lei (o lui) o lei (o lui) e io?
