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Cinquantadue colonne

Cinquantadue colonne
sostengono il silenzio
quel vuoto dentro al Duomo
è della conversione.

Non è una voce umana
che squassa il pavimento
si chiudono le volte
di sopra la mia testa.

Vorrei buttarmi a terra
cadere giù in ginocchio
non c’è nemmeno un prete
per questa confessione.

Si schiaccia contro il petto
la voglia di scappare
cammino già all’indietro
m’è chiesto di restare.

Nessuno ormai da giorni
si ferma qui a pregare
ci sono solo io
io sola con me stessa.

In ogni venatura
cavata da Candoglia
impressa nel silentium
non c’è terrenità.

Appunti Cortesi #1

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